Scuola dell'infanzia

La scuola dell’infanzia si trova Milano nel cuore della zona fiera, tra Corso Sempione e il quartiere di City Life, all’interno della struttura Coop di Via Arona. La nostra è una soluzione indipendente di 1200 mq (comprensiva di asilo nido), collegata al parcheggio sottostante tramite ascensore utilizzabile da persone con difficoltà fisiche e/o disabilità.

La costruzione si è basata su criteri di ecosostenibilità secondo i canoni della bioarchitettura. L’attenzione scrupolosa nella scelta dei materiali naturali garantisce un’elevata qualità degli ambienti, puntando sul benessere psico-fisico dei bambini e degli adulti. Al suo interno sono presenti tre sezioni di Scuola dell’Infanzia: una dedicata ai bambini di 3 anni (sezione Viaggiatori), una dedicata ai bambini di 4 anni (sezione Ricercatori) ed infine una dedicata ai bambini di 5 anni (sezione Esploratori).

La scuola è dotata di più spazi semi aperti interamente attrezzati e con una pavimentazione antitrauma coperti in modo da poter garantire ai bambini giochi in ogni periodo dell’anno oltre che un terrazzo in parte coperto di circa 200 mq.

È inoltre presente una sala polifunzionale dove i bambini/e potranno effettuare esperienze audio visive particolari e proposte speciali insieme alle insegnanti; questo spazio è inoltre fruibile per i bambini iscritti ai corsi di psicomotricità, musicoterapia, danza ed alle attività extra.

Il nostroProgettoPedagogico

La Scuola dell’infanzia di Familosophy nasce per promuovere una cultura dell’infanzia e dell’educazione che consideri ogni bambino un essere unico, competente, dotato di innumerevoli potenzialità, capace di attribuire un senso alle esperienze vissute e in grado di apprendere e crescere nella relazione con gli altri.
La Scuola di Familosophy si distingue per offrire servizi di qualità che accompagnano con rispetto, affetto e premura i bambini nel loro percorso di crescita dai due anni e mezzo ai sei anni.  Le sezioni della scuola possono essere eterogenee od omogenee a seconda delle iscrizioni e delle valutazioni pedagogiche.

“IL PROGETTO PEDAGOGICO: INSIEME PER CONDIVIDERE IL SIGNIFICATO DI UN’ESPERIENZA”

Il progetto pedagogico è un pensiero “meta” che dichiara i nostri valori di riferimento, consentendo alle persone di conoscere l’orientamento dei nostri servizi educativi.
È un punto di riferimento teorico, all’interno del quale trovano senso l’organizzazione, le attività proposte, i temi della quotidianità e le esperienze che si attuano secondo una logica coerente.

Il Reggio Approach e la transdisciplina

Ci ispiriamo alla filosofia dei 100 linguaggi di Loris Malaguzzi, REGGIO APPROACH, e ad un metodo TRANSDISCIPLINARE, che contempla e abbraccia differenti teorie e approcci pedagogici. Tutta l’equipe è stata formata da docenti universitari della CONSULTORIA VINCI, metodo VETAS EDUCANDO-TI® approvato dall’UNESCO nella cattedra “Diversità ed inclusione educativa per la trasformazione sociale”.

La transdisciplina è un approccio metodologico che si ispira alla teoria della complessità, particolarmente adatta per rendere l’educazione un processo di senso. L’impostazione transdisciplinare consente il dialogo dei saperi in funzione della costruzione dinamica dell’identità e l’acquisizione di un sapere fondato sul senso per la vita.

Il metodo Vetas EDUCANDO-TI permette la creazione di un clima relazionale e professionale che stimola la presa di coscienza, costruisce un linguaggio comune, opera costruendo equipe per un futuro sostenibile. Vetas EDUCANDO-TI fornisce inoltre, strumenti di gestione globale, integrando tutti i livelli di realtà della scuola (bambini, educatori, personale della scuola, famiglie, istituzioni, territorio ecc.).

Il risultato è la creazione di organizzazioni salutari e sostenibili.

Il Reggio Approach è la pedagogia riconosciuta come uno dei migliori metodi educativi a livello mondiale, nasce a Reggio Emilia ispirandosi alle idee di Loris Malaguzzi.

I bambini si sanno esprimere in molteplici modi che devono essere valorizzati e ricercati, come il linguaggio creativo, musicale, grafico-pittorico ecc…

I principi pedagogici fondamentali dell’approccio reggiano sono:

  • L’idea di bambino: il bambino è competente, “ecologico”, ossia costruttore del proprio sapere;
  • Il ruolo dell’adulto: l’educatore non trasmette un sapere precostituito ma lo costruisce insieme al bambino;
  • Il coinvolgimento delle famiglie: la scuola è essenzialmente un luogo di “beni relazionali” fondato su una stretta e costante comunicazione tra famiglie, bambini, insegnanti. Vi è quindi una condivisione della responsabilità educativa tra scuola e famiglia per una crescita ed una educazione equilibrata del bambino;
  • L’ambiente come terzo educatore: L’ambiente luminoso, familiare, caldo ed accogliente è pensato e organizzato dal punto di vista architettonico per favorire le relazioni e le interazioni tra bambini/e e adulti, le esplorazioni, le sperimentazioni, gli apprendimenti, le ricerche e la comunicazione;
  • L’atelier: è presente un grande atelier utilizzato per valorizzare l’educazione espressiva, creativa e la ricerca verso materiali plurimi per alimentare lo sviluppo della creatività e delle innumerevoli forme di intelligenza che appartengono a tutti i bambini.  Tutti i materiali vengono archiviati, raccolti, selezionati all’interno di uno spazio dedicato, dove quotidianamente gli insegnanti e i bambini, con lo sguardo competente delll’atelierista, possono fruirne liberamente. L’atelier è un luogo di incontri e relazioni, dove i bambini possono allargare il loro sguardo verso esperienze creative complesse. Il laboratorio si terrà da ottobre a fine maggio per tutti i gruppi dei bambini.
  • L’osservazione e la documentazione: Osservazione, interpretazione e documentazione sono pratiche quotidiane che sostanziano la pedagogia dell’ascolto. In particolare, è presente sulla pannellatura di ogni classe un planning dettagliato delle attività che si realizzeranno e le relative scritture progettuali, ossia strumenti e approfondimenti utilizzati dalle educatrici per l’implementazione del progetto. Ogni giorno è inoltre presente un diario di bordo che raccoglie piccoli frammenti verbali di quotidianità. Non per ultimo, una grande restituzione avviene tramite le fotografie scattate ai bambini durante la giornata educativa che vengono fatte scorrere sul televisore presente all’ingresso della scuola. Sull’ App di Familosophy vengono pubblicate tutte le informazioni relative al proprio bambino e le immagini della giornata. Ad ogni famiglia verranno comunicate le credenziali di accesso ad inizio anno per tutelare la privacy dei bambini.
  • Progettazione, non programmazione: Il progetto educativo non applica programmi predefiniti, ma si modella sui processi di apprendimento dei bambini che prendono forma nella relazione con i coetanei, con gli adulti e con l’ambiente.

Campi di esperienza

  • Il sé e l’altro: lo sviluppo dell’identità e dell’autonomia che consentono al bambino di consolidarsi all’interno di un gruppo, attraverso il riconoscimento di regole e delle competenze simboliche.
  • Il corpo e il movimento: è la dimensione della corporeità e motricità tesa a promuovere la consapevolezza del valore del corpo, come una delle espressioni della personalità e come funzione relazionale cognitiva, comunicativa e pratica.
  • I discorsi e le parole: è lo specifico campo delle capacità comunicative, narrative, riferite al linguaggio, strumento fondamentale per comunicare e conoscere, per rendere sempre più complesso e definito il proprio pensiero attraverso l’incontro e il confronto con gli altri, con l’esperienza in essere, l’osservazione…
  • Immagini, suoni, colori: è il campo che contempla tutte le proposte inerenti alla comunicazione ed espressione manipolativo-visiva, sonoro-musicale, teatrale, audio-visuale e massmediale.
  • La conoscenza del mondo: realtà naturale e artificiale, ossia il campo della conoscenza scientifica e matematica inerente alle capacità di seriazione raggruppamento, ordinamento quantificazione e misurazione dei fenomeni e dei fatti della realtà. Miur 2012.
scopri i corsi extra

Atelier

L’atelier è uno spazio pensato per i cento linguaggi dei bambini. È un luogo di creazione, che deve sapere attivare sinergie, linguaggi, sensorialità diffuse, dialoghi e apprendimenti nei bambini.

Questo luogo grazie al contributo dell’atelierista, una specialista laureata in arte, che si aggiunge al gruppo delle insegnanti, deve offrire una molteplicità di incontri, di allestimenti, permettendo il dialogo tra i diversi linguaggi e le differenti tecniche.

Atelier come “thinks tank” ossia contenitore di pensieri, che prendono forme comunicative ed espressive, diventando contesto di apprendimento capace di accogliere e rappresentare le teorie e le strategie comunicative dei bambini.

L’atelier si caratterizza per la flessibilità e connotazione in base all’età dei bambini che lo abitano, dei progetti, del fare delle insegnanti.

È un luogo raccolto dove i bambini hanno la possibilità di “trafficare” ed esplorare a piccolo gruppo, in un rapporto privilegiato con l’insegnante, l’atelierista e il gruppo dei pari.

L’atelier è in grado di allungare la vita alle loro ricerche, che nascono in sezione, consentendo ampi approfondimenti e rivisitazioni da parte dei bambini e degli insegnanti.

Atelier quindi come arricchimento, circolarità, continuità di esperienze per realizzare con i bambini “mondi Possibili…”

Bilinguismo

Il concetto di bilinguismo implica spontaneamente anche quello di interculturalità. Tra gli altri straordinari vantaggi che ne derivano:

  • nei primi sei anni di vita l’apprendimento di una seconda lingua avviene con straordinaria facilità. Offrire al bambino l’opportunità di imparare l’inglese in modo naturale significa agevolare il suo futuro percorso scolastico ed aumentare la sua possibilità di interazione sociale.
  • secondo le recenti ricerche scientifiche (condotte dal Center for Language Science della Pennsylvania State University), il bilinguismo permette al cervello di svilupparsi in modo superiore, garantendo una maggiore flessibilità delle funzioni cerebrali.
  • una precedente ricerca ha dimostrato che il bilinguismo favorisce un aumento delle capacità artistiche, una migliore capacità di interpretare il mondo, un migliore rendimento scolastico e una superiore capacità di esprimersi anche nella lingua madre.
  • infine, le strategie per apprendere il linguaggio, acquisite nell’infanzia, consentirebbero di imparare con più facilità altre lingue da adulti.

L’insegnante di riferimento parlerà l’inglese full time, sia durante il gioco libero sia durante le attività strutturate, offrendo ai bambini l’opportunità di avvicinarsi alla lingua soprattutto in modo ludico e piacevole, garantendo, anche nei momenti di routine, la possibilità di continuare ad apprendere.

Cucina interna

L’alimentazione, preparata presso la nostra cucina interna, segue rigorosamente le procedure previste dal nostro Manuale H.A.C.C.P.

La presenza della cuoca, oltre a garantire la freschezza delle preparazioni giornaliere, restituisce valore offrendo disponibilità all’ascolto e alle relazioni con i bambini e le famiglie.

L’alimentazione, si basa su due menù stagionali che ruotano su quattro settimane, strutturati sulle più recenti linee guida delle società scientifiche internazionali, le quali prevedono apporti bilanciati e frazionati durante la giornata.

A tutela del benessere fisico dei bambini, la dieta offerta comprende i seguenti alimenti di coltura BIOLOGICA: pasta integrale, riso, orzo, salsa di pomodoro, uova, marmellate, miele, latte e cereali (modello corn-flakes).

Sono previste diete sensibili, per intolleranze, etico religiose o per scelte personali della famiglia (vegetariane e/o vegane).

Proponiamo una dieta ricca di frutta e verdura, legumi, pesce e carni bianche. Viene invece limitata la proposta di carni rosse.

Le cotture privilegiate sono quelle al forno o in pentola a pressione, offrendo pietanze salutari ma allo stesso tempo anche molto gustose. Inoltre, l’acqua servita ai bambini è filtrata da un depuratore ai carboni attivi.

Viene limitato l’uso di sale, ed usato esclusivamente l’olio extravergine di oliva, preferibilmente a crudo.

L'ambientamento e la nostra giornata tipo

Familosophy parla di ambientamento e non di inserimento perché ritiene che questo sia un momento molto importante per il bambino, per la famiglia e per le insegnanti; nessuna di queste figure, infatti, viene inserita in un contesto predefinito, bensì, al contrario, in un contesto ben organizzato nel quale l’accoglienza e l’ascolto sono punti fondamentali e nel quale tutti i partner del processo educativo hanno bisogno di conoscersi per acquisire fiducia reciproca.

Le insegnanti incontrano i genitori prima dell’ambientamento, per un approfondito colloquio conoscitivo sul loro bambino.

Scopri di più sulle fasi del processo di ambientamento e su come si svolgerà poi la giornata tipo all’interno della scuola.

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Il coinvolgimento delle famiglie

Il rapporto con le famiglie è un elemento fondamentale del progetto educativo; il nostro obiettivo è proprio quello di condividere con loro il percorso di crescita dei propri bambini, considerandole parte integrante del progetto, rendendole partecipi alla vita del nido.

Il nido è un’importante occasione di socializzazione e di co-costruzione fondata su una stretta e costante comunicazione tra famiglie, bambini, educatori.

Crediamo quindi in una genitorialità condivisa, lavorando sull’ascolto, e pensiamo che sia molto importante che le nostre scuole diventino luoghi di incontro e confronto tra gli adulti e bambini/e, per favorire scambi di esperienze, al fine di costruire alleanze educative.

Le occasioni di incontro sono molteplici:

  • riunione di inizio anno di presentazione del progetto educativo;
  • due riunioni di sezione con presentazione di power point progettuali e proiezione di un filmato che restituisce la progettualità annuale;
  • colloqui individuali con le educatrici, la coordinatrice e a richiesta con il supervisore pedagogico, durante tutto il corso dell’anno;
  • feste;
  • eventi;
  • presentazione del documento riguardante il sistema rilevazione grado di soddisfazione e della qualità.

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