Il nostro asilo “Arona”

Il nido Arona si trova nel cuore della zona fiera, tra Corso Sempione e il quartiere di City Life, precisamente all’interno della struttura Coop di Via Arona. La nostra è una soluzione indipendente di 1200 mq., collegata al parcheggio sottostante tramite ascensore esclusivo.  La costruzione è basata su criteri di ecosostenibilità secondo i canoni della bioarchitettura.

L’attenzione scrupolosa nella scelta dei materiali naturali garantisce un’elevata qualità degli ambienti, puntando sul benessere psico-fisico dei bambini e degli adulti. Al suo interno sono presenti tre sezioni di Nido, una dedicata ai “lattanti-piccoli”, una al gruppo “medi” e una al gruppo “grandi”.

Il nido dispone dell’utilizzo di uno spazio esterno interamente attrezzato e con pavimentazione antitrauma, parzialmente coperto in modo da poter garantire ai bambini giochi all’aria aperta in ogni occasione dell’anno. Inoltre, è presente una sala polifunzionale, che viene utilizzata per lo svolgimento di corsi extra scolastici e per proposte motorie.

Il Nido è progettato basandosi sulle linee guida del Reggio Approach, e del metodo transdisciplinare.

Il nostroProgettoPedagogico

Il nido di Familosophy nasce per promuovere una cultura dell’infanzia e dell’educazione che consideri ogni bambino un essere unico, competente, dotato di innumerevoli potenzialità, capace di attribuire un senso alle esperienze vissute e in grado di apprendere e crescere nella relazione con gli altri.
Familosophy si distingue per offrire servizi di qualità che accompagnano con rispetto, affetto e premura i bambini nel loro percorso di crescita dai 3 mesi ai 3 anni.

“IL PROGETTO PEDAGOGICO: INSIEME PER CONDIVIDERE IL SIGNIFICATO DI UN’ESPERIENZA”

Il progetto pedagogico è un pensiero “meta” che dichiara i nostri valori di riferimento, consentendo alle persone di conoscere l’orientamento dei nostri servizi educativi.
È un punto di riferimento teorico, all’interno del quale trovano senso l’organizzazione, le attività proposte, i temi della quotidianità e le esperienze che si attuano secondo una logica coerente.

Il Reggio Approach e la transdisciplina

Ci ispiriamo alla filosofia dei 100 linguaggi di Loris Malaguzzi, REGGIO APPROACH, e ad un metodo TRANSDISCIPLINARE, che contempla e abbraccia differenti teorie e approcci pedagogici. Tutta l’equipe è stata formata da docenti universitari della CONSULTORIA VINCI, metodo EDUCANDO-TI® approvato dall’UNESCO nella cattedra “Diversità ed inclusione educativa per la trasformazione sociale”.

La transdisciplina è un approccio metodologico che si ispira alla teoria della complessità, particolarmente adatta per rendere l’educazione un processo di senso. L’impostazione transdisciplinare consente il dialogo dei saperi in funzione della costruzione dinamica dell’identità e l’acquisizione di un sapere fondato sul senso per la vita.

Il metodo Vetas EDUCANDO-TI permette la creazione di un clima relazionale e professionale che stimola la presa di coscienza, costruisce un linguaggio comune, opera costruendo equipe per un futuro sostenibile. Vetas EDUCANDO-TI fornisce inoltre, strumenti di gestione globale, integrando tutti i livelli di realtà della scuola (bambini, educatori, personale della scuola, famiglie, istituzioni, territorio ecc.).

Il risultato è la creazione di organizzazioni salutari e sostenibili.

Il Reggio Approach è la pedagogia riconosciuta come uno dei migliori metodi educativi a livello mondiale, nasce a Reggio Emilia ispirandosi alle idee di Loris Malaguzzi. I bambini si sanno esprimere in molteplici modi che devono essere valorizzati e ricercati, come il linguaggio creativo, musicale, grafico-pittorico ecc.

I principi pedagogici fondamentali dell’approccio reggiano sono:

  • L’idea di bambino: il bambino è competente, “ecologico”, ossia costruttore del proprio sapere;
  • Il ruolo dell’adulto: l’educatore non trasmette un sapere pre-costituito ma lo costruisce insieme al bambino;
  • Il coinvolgimento delle famiglie: il nido è essenzialmente un luogo di “beni relazionali” fondato su una stretta e costante comunicazione tra famiglie, bambini, educatori. Vi è quindi una condivisione della responsabilità educativa tra nido e famiglia per una crescita ed una educazione equilibrata del bambino.
  • L’ambiente come terzo educatore: L’ambiente luminoso, familiare, caldo ed accogliente è pensato e organizzato dal punto di vista architettonico per favorire le relazioni e le interazioni tra bambini e adulti, le esplorazioni, le sperimentazioni, gli apprendimenti, le ricerche e la comunicazione.
  • L’atelier: Nel nostro progetto pedagogico viene data grande rilevanza all’atelier e alle attività espressive, una scelta che alimenta lo sviluppo della creatività e delle innumerevoli forme di intelligenza che appartengono a tutti i bambini. Il laboratorio si terrà da ottobre a fine giugno per tutti i gruppi dei bambini (lattanti, medi, grandi). Tutti i materiali vengono archiviati, raccolti, selezionati all’interno di uno spazio dedicato, dove quotidianamente le educatrici, con lo sguardo competente delll’atelierista, possono fruirne liberamente.
  • L’osservazione e la documentazione: Osservazione, interpretazione e documentazione sono pratiche quotidiane che sostanziano la pedagogia dell’ascolto. In particolare, ogni giorno sono presenti sulla pannellatura le scritture progettuali, strumenti e approfondimenti utilizzati dalle educatrici per l’implementazione del progetto. Inoltre, una grande restituzione avviene tramite le fotografie scattate ai bambini durante la giornata educativa, che scorrono sul televisore presente nell’agorà, sala d’attesa dell’area nido. Sulla App di Familosophy vengono pubblicate tutte le informazioni relative al proprio bambino e le immagini della giornata. Ad ogni famiglia verrà comunicata la password ad inizio anno per tutelare la privacy dei bambini.
  • Progettazione, non programmazione: Il progetto educativo non applica programmi predefiniti, ma si modella sui processi di apprendimento dei bambini che prendono forma nella relazione con i coetanei, con gli adulti e con l’ambiente.

Le proposte educative

  • Gioco simbolico: si tratta di giochi di finzione e imitazione con l’utilizzo di mobili e attrezzi da cucina, bambole, asse da stiro, travestimenti, attraverso il quale si ricostruisce l’ambiente domestico e nel quale i bambini/e potranno divertirsi a giocare mettendo in atto attitudini immaginifiche e ripercorrendo situazioni che vivono all’interno della propria casa.
  • Attività manipolativa: aiuta i bambini a conoscere e ricercare nuovi materiali focalizzando l’attenzione sulle varie sensazioni che questi provocano al tatto. Alcuni esempi sono: pasta di sale e creta con l’ausilio di formine e altri oggetti simili; colori a dita (pittura con le mani); travasi con la farina gialla con l’ausilio di imbuti, formine, contenitori vari…
  • Angolo morbido: uno spazio per svolgere attività rilassanti, come la lettura dei libri, la narrazione di storie, condivisioni, gesti di cura e affettività.
  • Attività grafico/pittorica: utilizzo di varie tecniche di disegno con l’ausilio di pennarelli grandi, matite grandi, gessetti colorati, pastelli a cera, tempera con pennelli, spugne, tappi…. Familosophy ha previsto la creazione di un mini e un grande atelier all’interno del quale i bambini potranno incontrare linguaggi espressivi, manipolativi, approcci al colore…attraverso l’utilizzo di materiali di recupero e non.
  • Gioco euristico: è un’attività dove i bambini hanno la possibilità di scoprire vari oggetti sia di uso quotidiano che di recupero come, ad esempio, spugne di varie dimensioni e forme, cucchiai di legno, mollettoni, coperchi di barattoli, nastri di velluto, scatoline di vari tipi… Durante il processo di esplorazione del materiale la questione di un uso giusto o sbagliato non si pone; i bambini osservano come si comportano gli oggetti mentre li utilizzano, per raggiungere nuove conoscenze.
  • Attività creativa/costruttiva: utilizzo di “Lego” grandi con i quali costruire torri, casette, fattorie, con la presenza inoltre di vari materiali di recupero, dando libero sfogo alla propria fantasia e alla propria capacità manuale.
  • La luce e i suoi linguaggi: incontri digitali
  • Attività musicale: percorsi di scoperta della musica, suoni attraverso l’utilizzo di strumenti musicali adatti ai bambini.
  • Attività motoria: alla scoperta della propria motricità e del proprio corpo attraverso percorsi motori di vario genere utilizzando anche la sala polifunzionale.

Atelier

L’atelier è uno spazio pensato per i cento linguaggi dei bambini. È un luogo di creazione, che deve sapere attivare sinergie, linguaggi, sensorialità diffuse, dialoghi e apprendimenti nei bambini.

Questo luogo grazie al contributo dell’atelierista, una specialista laureata in arte, che si aggiunge al gruppo delle insegnanti, deve offrire una molteplicità di incontri, di allestimenti, permettendo il dialogo tra i diversi linguaggi e le differenti tecniche.

Atelier come “thinks tank” ossia contenitore di pensieri, che prendono forme comunicative ed espressive, diventando contesto di apprendimento capace di accogliere e rappresentare le teorie e le strategie comunicative dei bambini.

L’atelier si caratterizza per la flessibilità e connotazione in base all’età dei bambini che lo abitano, dei progetti, del fare delle insegnanti.

È un luogo raccolto dove i bambini hanno la possibilità di “trafficare” ed esplorare a piccolo gruppo, in un rapporto privilegiato con l’insegnante, l’atelierista e il gruppo dei pari.

L’atelier è in grado di allungare la vita alle loro ricerche, che nascono in sezione, consentendo ampi approfondimenti e rivisitazioni da parte dei bambini e degli insegnanti.

Atelier quindi come arricchimento, circolarità, continuità di esperienze per realizzare con i bambini “Mondi Possibili…”.

Bilinguismo

Il concetto di bilinguismo implica spontaneamente anche quello di interculturalità. Tra gli altri straordinari vantaggi che ne derivano:

  • nei primi sei anni di vita l’apprendimento di una seconda lingua avviene con straordinaria facilità. Offrire al bambino l’opportunità di imparare l’inglese in modo naturale significa agevolare il suo futuro percorso scolastico ed aumentare la sua possibilità di interazione sociale.
  • secondo le recenti ricerche scientifiche (condotte dal Center for Language Science della Pennsylvania State University), il bilinguismo permette al cervello di svilupparsi in modo superiore, garantendo una maggiore flessibilità delle funzioni cerebrali.
  • una precedente ricerca ha dimostrato che il bilinguismo favorisce un aumento delle capacità artistiche, una migliore capacità di interpretare il mondo, un migliore rendimento scolastico e una superiore capacità di esprimersi anche nella lingua madre.
  • infine, le strategie per apprendere il linguaggio, acquisite nell’infanzia, consentirebbero di imparare con più facilità altre lingue da adulti.

L’insegnante di riferimento parlerà l’inglese full time, sia durante il gioco libero sia durante le attività strutturate, offrendo ai bambini l’opportunità di avvicinarsi alla lingua soprattutto in modo ludico e piacevole, garantendo, anche nei momenti di routine, la possibilità di continuare ad apprendere.

Cucina

L’alimentazione, preparata presso la nostra cucina interna, segue rigorosamente le procedure previste dal nostro Manuale H.A.C.C.P.

La presenza della cuoca, oltre a garantire la freschezza delle preparazioni giornaliere, restituisce valore offrendo disponibilità all’ascolto e alle relazioni con i bambini e le famiglie.

L’alimentazione, si basa su due menù stagionali che ruotano su quattro settimane, strutturati sulle più recenti linee guida delle società scientifiche internazionali, le quali prevedono apporti bilanciati e frazionati durante la giornata.

A tutela del benessere fisico dei bambini, la dieta offerta comprende i seguenti alimenti di coltura BIOLOGICA: pasta integrale, riso, orzo, salsa di pomodoro, uova, marmellate, miele, latte e cereali (modello corn-flakes), crema di riso, crema di mais tapioca, crema multi-cereali, crema cereali integrali, pastina da svezzamento, latte di formula n.2 (dai 6 ai 12 mesi), biscottini prima infanzia, omogeneizzati di pesce, di vitello, di manzo, di tacchino e di pollo. 

Sono previste diete sensibili, per intolleranze, etico religiose o per scelte personali della famiglia (vegetariane e/o vegane).

Proponiamo una dieta ricca di frutta e verdura, legumi, pesce e carni bianche. Viene invece limitata la proposta di carni rosse.

Le cotture privilegiate sono quelle al forno o in pentola a pressione, offrendo pietanze salutari ma allo stesso tempo anche molto gustose. Inoltre, l’acqua servita ai bambini è filtrata da un depuratore ai carboni attivi.

Viene limitato l’uso di sale, ed usato esclusivamente l’olio extravergine di oliva, preferibilmente a crudo.

L'ambientamento e la nostra giornata tipo

Familosophy parla di ambientamento e non di inserimento perché ritiene che questo sia un momento molto importante per il bambino/a, per la famiglia e per le insegnanti; nessuna di queste figure, infatti, viene inserita in un contesto predefinito, bensì, al contrario, in un contesto ben organizzato nel quale l’accoglienza e l’ascolto sono punti fondamentali e nel quale tutti i partner del processo educativo hanno bisogno di conoscersi per acquisire fiducia reciproca.

Le educatrici incontreranno i genitori prima dell’ambientamento, per un approfondito colloquio conoscitivo relativo al loro bambino/a.

Scopri di più sulle fasi del processo di ambientamento e su come si svolgerà poi la giornata tipo all’interno dell’asilo nido.

Scarica la brochure

Il coinvolgimento delle famiglie

Il rapporto con le famiglie è un elemento fondamentale del progetto educativo; il nostro obiettivo è proprio quello di condividere con loro il percorso di crescita dei propri bambini, considerandole parte integrante del progetto, rendendole partecipi alla vita del nido.

Il nido è un’importante occasione di socializzazione e di co-costruzione fondata su una stretta e costante comunicazione tra famiglie, bambini, educatori.

Crediamo quindi in una genitorialità condivisa, lavorando sull’ascolto, e pensiamo che sia molto importante che le nostre scuole diventino luoghi di incontro e confronto tra gli adulti e bambini/e, per favorire scambi di esperienze, al fine di costruire alleanze educative.

Le occasioni di incontro sono molteplici:

  • riunione di inizio anno di presentazione del progetto educativo;
  • due riunioni di sezione con presentazione di power point progettuali e proiezione di un filmato che restituisce la progettualità annuale;
  • colloqui individuali con le educatrici, la coordinatrice e a richiesta con il supervisore pedagogico, durante tutto il corso dell’anno;
  • feste;
  • eventi;
  • presentazione del documento riguardante il sistema rilevazione grado di soddisfazione e della qualità.

Scopri le nostre rette

Chiedi informazioni