Familosophy

Il nostro
Progetto Pedagogico

La Scuola dell’infanzia di Familosophy nasce per promuovere una cultura dell’infanzia e dell’educazione che consideri ogni bambino un essere unico, competente, dotato di innumerevoli potenzialità, capace di attribuire un senso alle esperienze vissute e in grado di apprendere e crescere nella relazione con gli altri.
La Scuola di Familosophy si distingue per offrire servizi di qualità che accompagnano con rispetto, affetto e premura i bambini nel loro percorso di crescita dai due anni e mezzo ai sei anni.  Le sezioni della scuola possono essere eterogenee od omogenee a seconda delle iscrizioni e delle valutazioni pedagogiche.
“IL PROGETTO PEDAGOGICO: INSIEME PER CONDIVIDERE IL SIGNIFICATO DI UN’ESPERIENZA”
Il progetto pedagogico è un pensiero “meta” che dichiara i nostri valori di riferimento, consentendo alle persone di conoscere l’orientamento dei nostri servizi educativi.
È un punto di riferimento teorico, all’interno del quale trovano senso l’organizzazione, le attività proposte, i temi della quotidianità e le esperienze che si attuano secondo una logica coerente.

CULTURA DELL'INFANZIA

Il Reggio Approach e la transdisciplina

Ci ispiriamo alla filosofia dei 100 linguaggi di Loris Malaguzzi, REGGIO APPROACH, e ad un metodo TRANSDISCIPLINARE, che contempla e abbraccia differenti teorie e approcci pedagogici. Tutta l’equipe è stata formata da docenti universitari della CONSULTORIA VINCI, metodo VETAS EDUCANDO-TI® approvato dall’UNESCO nella cattedra “Diversità ed inclusione educativa per la trasformazione sociale”.

La transdisciplina è un approccio metodologico che si ispira alla teoria della complessità, particolarmente adatta per rendere l’educazione un processo di senso. L’impostazione transdisciplinare consente il dialogo dei saperi in funzione della costruzione dinamica dell’identità e l’acquisizione di un sapere fondato sul senso per la vita.

Il metodo Vetas EDUCANDO-TI permette la creazione di un clima relazionale e professionale che stimola la presa di coscienza, costruisce un linguaggio comune, opera costruendo equipe per un futuro sostenibile. Vetas EDUCANDO-TI fornisce inoltre, strumenti di gestione globale, integrando tutti i livelli di realtà della scuola (bambini, educatori, personale della scuola, famiglie, istituzioni, territorio ecc.).

Il risultato è la creazione di organizzazioni salutari e sostenibili.

Il Reggio Approach è la pedagogia riconosciuta come uno dei migliori metodi educativi a livello mondiale, nasce a Reggio Emilia ispirandosi alle idee di Loris Malaguzzi.

I bambini si sanno esprimere in molteplici modi che devono essere valorizzati e ricercati, come il linguaggio creativo, musicale, grafico-pittorico ecc…

I principi pedagogici fondamentali dell’approccio reggiano sono:

  • L’idea di bambino: il bambino è competente, “ecologico”, ossia costruttore del proprio sapere;
  • Il ruolo dell’adulto: l’educatore non trasmette un sapere precostituito ma lo costruisce insieme al bambino;
  • Il coinvolgimento delle famiglie: la scuola è essenzialmente un luogo di “beni relazionali” fondato su una stretta e costante comunicazione tra famiglie, bambini, insegnanti. Vi è quindi una condivisione della responsabilità educativa tra scuola e famiglia per una crescita ed una educazione equilibrata del bambino;
  • L’ambiente come terzo educatore: L’ambiente luminoso, familiare, caldo ed accogliente è pensato e organizzato dal punto di vista architettonico per favorire le relazioni e le interazioni tra bambini/e e adulti, le esplorazioni, le sperimentazioni, gli apprendimenti, le ricerche e la comunicazione;
  • L’atelier: è presente un grande atelier utilizzato per valorizzare l’educazione espressiva, creativa e la ricerca verso materiali plurimi per alimentare lo sviluppo della creatività e delle innumerevoli forme di intelligenza che appartengono a tutti i bambini.  Tutti i materiali vengono archiviati, raccolti, selezionati all’interno di uno spazio dedicato, dove quotidianamente gli insegnanti e i bambini, con lo sguardo competente delll’atelierista, possono fruirne liberamente. L’atelier è un luogo di incontri e relazioni, dove i bambini possono allargare il loro sguardo verso esperienze creative complesse. Il laboratorio si terrà da ottobre a fine maggio per tutti i gruppi dei bambini.
  • L’osservazione e la documentazione: Osservazione, interpretazione e documentazione sono pratiche quotidiane che sostanziano la pedagogia dell’ascolto. In particolare, è presente sulla pannellatura di ogni classe un planning dettagliato delle attività che si realizzeranno e le relative scritture progettuali, ossia strumenti e approfondimenti utilizzati dalle educatrici per l’implementazione del progetto. Ogni giorno è inoltre presente un diario di bordo che raccoglie piccoli frammenti verbali di quotidianità. Non per ultimo, una grande restituzione avviene tramite le fotografie scattate ai bambini durante la giornata educativa che vengono fatte scorrere sul televisore presente all’ingresso della scuola. Sull’ App di Familosophy vengono pubblicate tutte le informazioni relative al proprio bambino e le immagini della giornata. Ad ogni famiglia verranno comunicate le credenziali di accesso ad inizio anno per tutelare la privacy dei bambini.
  • Progettazione, non programmazione: Il progetto educativo non applica programmi predefiniti, ma si modella sui processi di apprendimento dei bambini che prendono forma nella relazione con i coetanei, con gli adulti e con l’ambiente.
la nostra visione

Campi di esperienza

  • Il sé e l’altro Lo sviluppo dell’identità e dell’autonomia che consentono al bambino di consolidarsi all’interno di un gruppo, attraverso il riconoscimento di regole e delle competenze simboliche
  • Il corpo e il movimento È la dimensione della corporeità e motricità tesa a promuovere la consapevolezza del valore del corpo, come una delle espressioni della personalità e come funzione relazionale cognitiva, comunicativa e pratica
  • I discorsi e le parole È lo specifico campo delle capacità comunicative, narrative, riferite al linguaggio, strumento fondamentale per comunicare e conoscere, per rendere sempre più complesso e definito il proprio pensiero attraverso l’incontro e il confronto con gli altri, con l’esperienza in essere, l’osservazione
  • Immagini, suoni, colori È il campo che contempla tutte le proposte inerenti alla comunicazione ed espressione manipolativo-visiva, sonoro-musicale, teatrale, audio-visuale e massmediale
  • La conoscenza del mondo Realtà naturale e artificiale, ossia il campo della conoscenza scientifica e matematica inerente alle capacità di seriazione raggruppamento, ordinamento quantificazione e misurazione dei fenomeni e dei fatti della realtà. Miur 2012
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